Tag articolo: supporto legale

2 giornate a Monza per Genova2001

di , 19 gennaio 2014 20:55

1546409_606065462798436_1515086807_n

Share this:
Share this page via Email Share this page via Stumble Upon Share this page via Digg this Share this page via Facebook Share this page via Twitter

“La Diaz non è ancora finita”

di , 19 gennaio 2014 20:50

Dall’Espresso

I silenzi durante il processo. La violenza dell’irruzione del 21 luglio. Le responsabilità che ancora mancano. Un attivista che dormiva, anche lui, nella scuola genovese, racconta i suoi anni di udienze. Per stabilire la verità

di Francesca Sironi

La Diaz non è ancora finita
La “Diaz” non è finita la notte del 21 luglio del 2001. Non è finita per i poliziotti condannati,a cui settimana scorsa è stato negato l’affidamento ai servizi sociali. E non è finita nemmeno per le centinaia di persone che dormivano nella scuola durante i giorni del G8. Persone che ancora oggi, a 13 anni dall’anti-summit di Genova, cercano giustizia. «La Diaz fu un’operazione deliberata. Non un errore di cui chiedere scusa, ma una precisa volontà, di chi diede l’ordine di fare irruzione, ma anche delle forze politiche che hanno dato mandato e coperto ciò che successe quella notte». A parlare è Blicero, uno dei membri del “ Supporto legale ”, il gruppo di attivisti e avvocati che dall’estate del 2001 lavora per garantire appoggio e assistenza ai manifestanti condannati e per fare luce sulle violenze da parte della polizia. «Io c’ero, alla Diaz», racconta: «Ed era ben chiaro, lo sapevano tutti, che lì non succedeva niente. C’erano solo giornalisti e ragazzi che partecipavano ai cortei. L’incursione servì a dimostrare però che anche il nostro governo democratico può ancora essere violento contro con chi fa opposizione sociale».

In tutti questi anni, sostiene, «lo Stato ha continuato a difendere i suoi uomini. Per anni abbiamo dovuto farci largo fra false testimonianze, dilazioni e omertà che non hanno riguardato solo gli imputati, per i quali sarebbero comprensibili, ma tutto il corpo delle Forze dell’Ordine. Gli esempi sono decine. In un video della Diaz ad esempio si vede un funzionario con la coda di cavallo che picchia un ragazzo steso a terra, inerme. Per anni i pubblici ministeri hanno chiesto chi fosse, hanno insistito con la questura perché identificasse l’agente, così distintamente riconoscibile dall’acconciatura. Niente. Sostenevano di non poterlo individuare. Poi abbiamo scoperto, per altre vie, che si era tagliato i capelli. E che era venuto puntualmente a tutte le udienze della Diaz. Era in quelle sale, insieme a noi». Impegnato a seguire un processo, ricorda Blicero: «che è stato possibile solo grazie alla tenacia e alla cocciutaggine di un paio di pubblici ministeri e di alcune parti civili, persone del “movimento” che non hanno mai smesso di cercare di accertare i fatti per come erano. Una tenacia che la polizia non ha mai accettato».

Una visione di parte, ammette Blicero, «partigiana», come preferisce dire lui, secondo cui: «La Diaz è cominciata con la zona rossa, con la sospensione dei diritti, con il tam tam mediatico sulle “infiltrazioni” dei black bloc, fino alle torture subite da centinaia di ragazzi alla Diaz e a Bolzaneto. Torture rimaste fondamentalmente senza colpevoli, anche perché il reato di tortura, in Italia, non esiste».  Adesso, conclude, «la nostra attenzione va soprattutto ai 10 manifestanti che stanno pagando da soli per le centinaia di migliaia di persone che erano presenti a Genova, con una condanna complessiva a 100 anni di carcere per un reato, quello di devastazione e saccheggio, che è tornato in voga dopo il 2001 ed è ora usato anche contro i no tav in Val Susa».

Share this:
Share this page via Email Share this page via Stumble Upon Share this page via Digg this Share this page via Facebook Share this page via Twitter

GENOVA NON È FINITA. 13 e14 luglio Due giorni di iniziative a Roma all’Ex Snia Viscosa via prenestina 173

di , 10 luglio 2013 16:55

13 e 14 luglio. Due giorni di iniziative a Roma

Ex Snia Viscosa

via prenestina 173

ancheSNIAsmall

A un anno dalla sentenza definitiva per Genova 2001, in solidarietà con i compagni/e sotto processo per i fatti del 15 ottobre 2011, con Alberto, Marina, Gimmy e Ines nel cuore.

Due serate benefit con dibattiti, musica, teatro, spazi di socialità e ristoro

Sabato 13 luglio Concerto con Bone Machines, e Blood ’77, a seguire dj set con Tutti Frutti Apocalypse a cura di Murder Farts e Lubna Barracuda.

Nel corso della serata esposizioni artistiche e performance.

Domenica 14 luglio dalle 19.00 Spazio aperto ai musicisti di strada con aperitivo nell’orto

dalle 20.00 Incursioni musicali di Laura Inserra

dalle 21.00 Il Rave Teatrale delle “Voci nel Deserto”  in “La raccolta differenziata della memoria” con la partecipazione di Ascanio Celestini

Radio Onda Rossa,  Campagna 10×100, CSOA ex SNIA

 

GENOVA NON È FINITA.

Share this:
Share this page via Email Share this page via Stumble Upon Share this page via Digg this Share this page via Facebook Share this page via Twitter

8 febbraio supporto cartaceo

di , 4 febbraio 2013 17:42

supportocartaceo_web

Share this:
Share this page via Email Share this page via Stumble Upon Share this page via Digg this Share this page via Facebook Share this page via Twitter

10×100: e’ il momento di partecipare

di , 14 ottobre 2012 12:45

Alla fine di luglio scorso avevamo dichiarato di voler continuare la campagna 10×100. Non solo perché i processi non sono finiti ma anche perché siamo convinte e convinti che solo così potremo mantenere viva la nostra memoria sulle giornate di Genova e imparare da oggi in poi a fare fronte alle vicende giudiziare con la solidarietà e la forza che attraverso il web ci avete dimostrato.

Se un compagno e una compagna sono oggi in carcere, presto riprenderà il processo per i cinque che dovranno tornare in appello, un altro capitolo della storia giudiziaria di Genova che sta per riaprirsi.

Le spese totali dei processi ad oggi ammontano a circa 80 mila euro, cifra destinata a crescere con l’imminente ripresa dell’appello. Una cifra insostenibile per chiunque di noi, che eravamo lì nel 2001.

Insostenibile perché mette una ipoteca sulla vita delle persone, che si aggiunge alle misure detentive.

Pensiamo che sia importante far sentire la forza dei 300 mila che erano a Genova sostenendo le spese legali delle e degli imputati, per questo invitiamo tutte e tutti a sottoscrivere attraverso il sito di supporto legale www.supportolegale.org, o direttamente quihttp://www.buonacausa.org/genovag8,
per far sentire a tutte e tutti la nostra solidarietà.

Se riusciamo a versare tutti anche un simbolico euro,
riusciremo a coprire le spese che gli imputati si trovano a sostenere da soli.
Altrimenti no.

Vorremmo poi, che la campagna diventasse uno strumento per ragionare su quanto accade nelle piazze e sul reato di “devastazione e saccheggio”, su cosa significhi per lo Stato e i suoi apparati il termine “ordine pubblico”, quello stesso ordine pubblico che i 10 imputati per Genova 2001 avrebbero turbato.

E’ tempo, pensiamo, di capire da che parte stare..
se dalla parte di chi ruba nei supermercati o rompe i bancomat delle banche o
dalla parte di chi le costruisce.

La campagna 10×100

www.10×100.it

info@10×100.it

Share this:
Share this page via Email Share this page via Stumble Upon Share this page via Digg this Share this page via Facebook Share this page via Twitter

Panorama Theme by Themocracy