Tag articolo: genova 2001

Alberto trasferito a Perugia

di , 24 luglio 2012 18:18

Traferito ieri sera Alberto, uno degli imputati condannati per i fatti di Genova 2001 , dal carcere di Rebibbia a quello di Capanne a Perugia.

Nessuno era stato informato, solo oggi è arrivato un telegramma da parte sua, che annunciava dell’avvenuto trasferimento.

Per scrivergli :

Alberto Funaro

Casa Circondariale Capanne

Via Pievaiola 252

06132 Perugia

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Genova 2001: uno straordinario fallimento

di , 10 luglio 2012 10:01

tratto da zeroviolenzadonne

A pochi giorni e ore dalla sentenza di quello che per anni gli attivisti di supporto legale hanno chiamato il “nostro processo”, non è facile fare considerazioni. Non è facile perché la vita di una decina di persone potrebbe essere definitivamente rovinata. Non è facile perché la retorica è dietro l’angolo.
Del resto in questi 11 anni abbiamo detto, raccontato, fatto di tutto, senza suscitare la giusta attenzione.

Genova 2001 è stata uno straordinario fallimento, mi ripeto spesso.
Straordinario perché un movimento così vasto e orizzontale non lo vedevamo da anni e probabilmente non lo rivedremo tanto presto. Un movimento sicuramente contraddittorio, diverso, mutevole, eppure capace di organizzarsi come non mai.
Un fallimento perché lo stesso movimento non è stato capace di leggere la situazione e la trappola che stavano costruendo. Praga, Goterborg e soprattutto Napoli erano stati dei segnali chiari su cosa poteva attenderci.
L’entusiasmo, il calcolo politico, la solita improvvisazione probabilmente ci avevano reso abbastanza ottusi.
Mentre si lanciavano dichiarazioni di guerra dall’altra parte c’era un esercito composto da tutte le FDO che da mesi si stava preparando a farla questa guerra. E così è stato. Prosegui la lettura 'Genova 2001: uno straordinario fallimento'»

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Costruire il nemico – criminalizzazione degli indesiderati, da Genova 2001 ad oggi. Roma-3 luglio 2012

di , 1 luglio 2012 09:41

Ascolta il dibattito rimandato in streaming da RadiOndaRossa

Nel luglio del 2001 ci recammo a Genova in 300 mila per gridare ai potenti del G8 “un altro mondo è possibile”. Un mondo dove le scelte politiche non fossero dettate dalle banche e dagli speculatori e dove la voce dei molti non fosse zittita dall’arroganza dei pochi. Da una parte c’era il “movimento dei movimenti”, la più imponente ondata di mobilitazione collettiva – a livello mondiale, peraltro – dalla fine degli anni Settanta, la cifra distintiva della pluralità ne costituiva la forza e l’imponenza. Dall’altra i governi e il Potere economico, che a Genova trovarono il teatro ideale per la rappresentazione della tragedia, il cui finale doveva essere uno e uno solo: fare degli anni a venire un deserto dell’ opposizione sociale, per dare libero sfogo alla globalizzazione selvaggia, al neoliberismo rampante, alla finanza da rapina.

Dopo 11 anni da quelle giornate e in vista delle sentenze che andranno a chiudere i processi genovesi, vorremmo leggere quel G8 come un primo esperimento, un vero e proprio laboratorio del controllo della conflittualità sociale.

In questi 11 anni, in Italia e non solo, i governi hanno dato vita ad una sperimentazione continua degli apparati di controllo, costituita dal connubio indissolubile tra la le misure repressive attuate nelle piazze e i sottili meccanismi preventivi e punitivi che colpiscono determinate “categorie di persone” indesiderate. Un filo rosso che passa per i dispositivi penali rispolverati dai tempi bui della storia del nostro paese, come il reato di devastazione e saccheggio.

Dagli stadi alle piazze, passando per i CIE, veri e propri lager per migranti, questo reato, concepito dal codice penale fascista, il codice rocco, è stato recuperato per annichilire qualsiasi espressione del dissenso, uno spauracchio ingombrante, grazie al quale è più facile comminare pene enormi a chi si vuole colpire. Pene persino superiori a quelle previste per reati come l’omicidio.

Il convegno si terrà a San Lorenzo a Piazza dell’Immacolata alle ore 18.30

intervengono

- Antigone
- Avv. Simonetta Crisci
- Avv. Francesco Romeo
-Avv. Marco Lucentini 

intervento telefonico di -

Avv. Eugenio Losco – il reato di devastazione e saccheggio applicato alle rivolte nei CIE

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Zulu per la campagna 10×100

di , 23 giugno 2012 13:28

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