Tag articolo: poliziotti

Il pg Monetti: “Procedimento disciplinare per i poliziotti condannati per il G8″

di , 2 febbraio 2014 10:09

Da Genova24 

Genova. “Un nuovo procedimento disciplinare” a carico di quei poliziotti che, essendo stati condannati in via definitiva per i fatti della Diaz, a Genova, durante il G8 del luglio 2001 “sono ancora dipendenti dello Stato”, sarà promosso dalla procura generale di Genova, in quanto i procedimenti disciplinari promossi dal ministero dell’Interno non ne hanno disposto (come avrebbero potuto) la destituzione.

Lo ha annunciato il Procuratore generale della Corte d’appello di Genova, Vito Monetti, durante il suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.

Monetti ha anche parlato della prescrizione che ha di fatto azzerato la maggior parte delle condanne per le violenze della caserma di Bolzaneto. Per il pg genovese: “Ogni sentenza che dichiara la prescrizione di un reato rappresenta un fallimento per l’amministrazione della giustizia”

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Diaz, retata dopo 13 anni agli arresti anche Mortola

di , 3 gennaio 2014 11:33

Da il IL SECOLO XIX di  Giovedì 02/01/2014 di MATTEO INDICE

GENOVA. La notte della Diaz li ha inseguiti per quasi tredici anni, terminando infine a San Silvestro. Perché il pomeriggio del 31 dicembre, nella disattenzione generale, sono stati arrestati gli ultimi due super poliziotti finiti sotto accusa per l’irruzione e l’introduzione di prove taroccate nella scuola dove dormivano i no global, al termine del G8 2001 di Genova.

Uno è Spartaco Mortola, volto conosciutissimo nel capoluogo ligure, ex capo della Digos genovese poi divenuto questore vicario di Torino, che dall’altro ieri deve scontare otto mesi di domiciliari nella propria abitazione. L’altro è Giovanni Luperi, ex dirigente Ucigos nelle giornate della guerriglia, quindi capoanalista dei servizi segreti e attualmente in pensione: per lui, della condanna definitiva a quattro anni, ne resta uno. Il giorno precedente (pomeriggio del 30), l’arresto era scattato per un altro big: Francesco Gratteri, numero tre della polizia italiana prima della condanna, coordinatore d’indagini su attentati e latitanti. È ora obbligato a un anno di domiciliari, potrà beneficiare come gli altri di alcune ore (2 o 4) di libertà durante il giorno e usare il telefono. I poliziotti-detenuti potranno chiedere il riconoscimento della buona condotta, e quindi rosicchiare qualche mese oltre a ciò che era stato spazzato dall’indulto del 2006. Prosegui la lettura 'Diaz, retata dopo 13 anni agli arresti anche Mortola'»

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